L’ansia è innata e fa parte della natura umana. È la normale risposta del nostro organismo che si prepara ad affrontare ciò che avverte come un pericolo. Abbiamo la sensazione di essere vulnerabili, anche se a volte non capiamo con certezza il perché.
Quando i nostri antenati si trovavano di fronte alla minaccia di animali feroci o popoli ostili, i cambiamenti che avvenivano nel loro corpo li preparavano alla lotta o alla fuga. Al giorno d’oggi i pericoli sono di tutt’altra natura, ma di fronte ad una situazione che ci mette paura, o che percepiamo come minacciosa, in noi si verificano gli stessi cambiamenti di allora. Quando l’ansia è moderata può risultare utile, perché ci mette in allerta di fronte a una situazione difficile permettendoci di reagire tempestivamente. Può diventare un problema reale quando è eccessiva rispetto alla situazione che ci troviamo a fronteggiare o dura troppo a lungo, al punto che fare la cosa più semplice può diventare uno sforzo enorme (parlare in pubblico, sostenere un esame, andare ad un appuntamento o ad una festa…).

disturbi d’ansia più diffusi sono:
•    Disturbo di panico (attacchi di panico)con o senza agorafobia
•    Disturbo d’ansia generalizzato
•    Ansia o fobia sociale
•    Fobie specifiche

disturbi d’ansia sono disturbi molto comuni. L’ansia è sicuramente la patologia per cui si richiede di più l’aiuto psicoterapeutico. Ne soffre circa 1 persona su 20.

Come si manifesta l’ansia?
L’ansia si manifesta diversamente da persona a persona, ma in genere le sue caratteristiche sono:

  • pensieri ansiosi (farò una figuraccia, non sarò all’altezza, mi sentirò male…)
  • emozioni ansiose (paura, timore, ansia)
  • sensazioni corporee alterate (tensione muscolare, respirazione veloce, battito cardiaco accelerato, sudorazione profusa, sensazioni di svenimento, vertigini…)
  • comportamenti alterati (agitazione, aumento/diminuzione appetito, evitamento di certe situazioni…).

Accade spesso che si instauri un circuito di ansia e tensione crescente, perché ognuna di queste reazioni influenza l’altra facendo crescere l’ansia sempre di più in noi. Quando i sintomi dell’ansia persistono per un periodo di tempo lungo e ripetuto parliamo di Disturbo di Ansia Generalizzato (GAD), se invece ci sono picchi di panico brevi, improvvisi e intensi si tratta del Disturbo di Panico (con attacchi di panico). In ogni caso, la risposta più comune di fronte a qualcosa che ci spaventa e ci fa stare male è scappare, ma il sollievo che otteniamo grazie all’evitamento è solo temporaneo e poi affrontare la situazione da cui fuggiamo sarà sempre più difficile.

Differenza tra ansia e paura
La paura può essere intesa come la valutazione automatica di una minaccia o di un pericolo percepito, l’ansia è, invece, un sistema di risposta più complesso che coinvolge fattori cognitivi, emotivi, comportamentali e fisiologici.
Ad esempio, la paura è quella che sperimenti quando potresti incontrare un cane di grandi dimensioni che ti abbaia senza museruola. L’ansia, invece, è quella che potresti provare rispetto al futuro.
Sia l’ansia che la paura sono state esperienze fondamentali per la sopravvivenza della specie umana, poiché hanno preparato e preparano l’organismo a rispondere alle minacce e al pericolo.

Cause dell’ansia patologica
Non esiste una causa unica per l’ansia patologica. Ci può essere una predisposizione genetica familiare ad essere ansiosi, può essere influenzata dall’educazione ricevuta, dallo stress causato da un importante cambiamento nella propria vita (la perdita del lavoro, un trasferimento, un lutto, un incidente, la nascita di un figlio), dalla bassa autostima. Questi fattori interagiscono tra di loro in maniera e in misura diversa da persona a persona.
La ricerca empirica ha dimostrato l’esistenza di una trasmissione familiare dei disturbi d’ansia, di una vulnerabilità genetica che porta, dunque, alla loro insorgenza. È stato, inoltre, dimostrato che le donne, rispetto agli uomini, sono maggiormente predisposte allo sviluppo di tali disturbi perché sentono di più le emozioni negative.

I 4 passi per trasformare uno stato normale di ansia in uno stato d’ansia patologica:

  1. L’individuo valuta in modo erroneo le situazioni, vedendo una minaccia anche dove questa non corrisponde alla realtà osservata.
  2. Quando diversi aspetti della vita ne risultano compromessi: se, ad esempio, hai difficoltà a utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro, o provi disagio quando sei al ristorante o in un centro commerciale.
  3. Quando persiste nel tempo e porta l’individuo a pensare anche a minacce di pericoli futuri senza avere prove che possano verificarsi. Si pensi a tutte le volte in cui si è preoccupati, ad esempio, di provare nuovamente le sensazioni esperite durante l’ultimo attacco di panico o si sperimenta un’intensa paura o panico, anche in assenza di reali stimoli minacciosi.
  4. Quando i segnali in grado di scatenare le risposte di paura sono molto più lievi rispetto a quelli percepiti dagli individui non ansiosi.

Quando l’ansia diventa un disturbo psicologico può avere delle gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne soffre. Tenderanno, infatti, ad evitare le situazioni e le persone che le spaventano, limitando la loro vita privata e professionale.

Il Trattamento dell’ansia
disturbi d’ansia possono essere curati attraverso:

  • il trattamento farmacologico;
  • il trattamento psicologico (supportato anche da libri di auto-aiuto).

Il trattamento farmacologico è efficace, ma spesso i disturbi d’ansia si ripresentano quando viene interrotto. Tra i trattamenti psicologici la Terapia Cognitivo Comportamentale si è dimostrata la più valida nella cura dei disturbi d’ansia. Il terapeuta aiuterà il paziente a conoscere e riconoscere l’ansia patologica e i suoi sintomi fisici, a interrompere il ciclo di tensione crescente attraverso l’individuazione dei pensieri ansiosi e l’insegnamento delle tecniche cognitivo-comportamentali per contrastarli (analisi dei pensieri disfunzionali, pratica graduale, referenting, distrazione, problem solving).
Verranno inoltre insegnate tecniche di rilassamento e di corretta respirazione molto efficaci per diminuire l’impatto delle sensazioni fisiche dell’ansia sul nostro organismo.

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Psicologa Ersilia Maria Tuosto © 2016 EmozionalMenteCorpo. All Rights Reserved.

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